3/10/2024
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Tecnologia Blockchain applicata ai rifiuti: il nostro progetto con Eni Rewind e l'Università di Sassari
Terranova, e la divisione Ambiente.it, rilevate le difficoltà di gestione dei rifiuti in termini di tracciabilità, monitoraggio e controllo dei processi, condivisione e sincronizzazione delle informazioni, hanno deciso di investire per innovare tutto il processo grazie alla tecnologia della Blockchain.
Il progetto prevede un’importante collaborazione operativa con Eni Rewind, società ambientale di Eni, e Università di Sassari.
Nella recente storia del waste management in Italia ci sono stati dei tentativi di utilizzo della blockchain su filiere specializzate in specifiche tipologie di rifiuti.
Il primo sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti è stato istituito e disciplinato nel 2009 quando il Ministero dell'Ambiente ha firmato un accordo per la progettazione, realizzazione e gestione del SISTRI. La piattaforma informatica, entrata in vigore nel 2014, non è riuscita a decollare ed è stata definitivamente abbandonata nel 2018.
La tracciabilità dei rifiuti è ripartita poi nel 2020 con il RENTRI. La necessità di avviare un nuovo sistema per la tracciabilità dei rifiuti deriva dall’attuazione delle Direttive Comunitarie che indicano in un registro nazionale un tassello fondamentale per l’economia circolare. Il progetto rientra peraltro negli obiettivi del PNRR, strategico per la necessaria conoscenza delle quantità e della qualità dei rifiuti prodotti e avviate a trattamento. Tra gli obiettivi del RENTRI c’è quello di ottimizzare e ridurre al minimo le attività manuali automatizzando l’invio delle informazioni previste dalla legge.
Questo sistema presenta però alcuni limiti, ad esempio nei suoi obiettivi non si propone di raggiungere una tracciabilità totale di tutti i flussi dei rifiuti, tanto che solo determinate categorie di soggetti ed in funzione dei rifiuti prodotti saranno obbligati ad utilizzare il RENTRI. La tracciabilità viene inoltre interrotta quando il rifiuto entra in un impianto e viene trattato dando origine a nuovi rifiuti e/o a materiali riutilizzabili.
Il nostro Innovation Hub ha individuato nell’Università di Sassari il partner ideale per individuare e sviluppare gli elementi di innovazione necessari.
Lo strumento che è oggetto di sviluppo è proprio la Blockchain, che offre un grande potenziale se applicata al network di operatori e soggetti coinvolti in un settore specifico, in questo caso quello dei rifiuti.
Con “Blockchain” si intende l’insieme di tecnologie e applicazioni che possono offrire soluzioni su tematiche di disintermediazione e decentralizzazione consentendo di gestire e aggiornare, in modo univoco e sicuro, un registro contenente dati e informazioni (per esempio transazioni) in maniera aperta, condivisa e distribuita senza la necessità di un’entità centrale di controllo e verifica.
La natura distribuita e decentralizzata della tecnologia favorisce la disponibilità delle informazioni ai soggetti coinvolti e questo attribuisce elevati livelli di trasparenza e sicurezza, garantiti dall’immutabilità dell’informazione registrata.
A questo innovativo progetto, avviato lo scorso mese in Sardegna, partecipa anche Eni Rewind, società ambientale di Eni, contribuendo con le proprie competenze consolidate nella gestione dei rifiuti.
Lo sapevi che...
Per garantire standard eccellenti di qualità, sicurezza e tecnologia innovativa, arricchendola di soluzioni sempre più performanti, il nostro Innovation Hub ha come obiettivi il monitoraggio e valutazione delle nuove tecnologie (AI, ma non solo), il supporto al processo di Innovazione radicale (Open Innovation) e lo sviluppo di un network di partner.
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